La nostra recensione
In questa pagina recensiamo la lavasciuga pavimenti Tineco Floor One S5. Si tratta di una macchina molto simile per forme e prestazioni alla Dreame H11 max, pertanto faremo un confronto diretto tra i due modelli per aiutarvi a scegliere quello più adatto a voi.
1. Struttura: Voto 8 su 10
Per prime facciamo alcune considerazioni in merito alla struttura della lavasciuga pavimenti, in modo da dare un’idea di quanto ne sia agevole l’uso. Diciamo subito che, proprio come la Dreame H11 max, anche la Tineco Floor One S5 è una lavasciuga a batteria, dunque estremamente pratica dal punto di vista della libertà di movimento. Anche il peso delle due macchine è molto simile, 4,6 kg per la Dreame e 4,5 kg per la Tineco. Usando la Tineco abbiamo fatto sensibilmente meno fatica: come la Dreame, anche la Tineco “tira” leggermente durante l’uso, ma nella nostra esperienza meno della Dreame, risultando quindi meno faticosa da manovrare.
2. Potenza e alimentazione: Voto 9 su 10
Trattandosi di una lavasciuga a batteria, è allora di fondamentale importanza valutare l’autonomia e le prestazioni offerte dalla Tineco Floor One S5. Le caratteristiche della batteria sono ancora una volta allineate a quelle della Dreame H11 max: quest’ultima dichiara 38 minuti massimi di autonomia, mentre la Tineco 35 minuti (in entrambi i casi l’autonomia effettiva dipende dal livello di sporco). I tempi di ricarica sono in entrambi di casi di massimo 5 ore ed entrambe le batterie sono da 21,6 V. Parleremo nel dettaglio più avanti dei risultati ottenuti, nella sezione dedicata alla descrizione della nostra “prova sul campo” di questa macchina. Ci limitiamo per adesso a dire che la pulizia è energica ed efficace e dobbiamo dire che quanto affermato da Tineco, ovvero che la Floor One S5 non lasci aloni sul pavimento, è risultato veritiero nella nostra esperienza (con la H11 max avevamo invece notato degli aloni “a strisce” dopo il passaggio della spazzola).

3. Tecnologia: Voto 8.5 su 10
Buona parte delle peculiarità tecnologiche della Tineco Floor One S5 sono già emerse: dedichiamo questo paragrafo a enunciare le caratteristiche non ancora rivelate e caratteristiche di questo modello. Cominciamo parlando dei due serbatoi separati per l’acqua pulita (e il detergente) e per l’acqua sporca di raccolta.


4. Accessori: Voto 7.2 su 10
Chiudiamo la nostra recensione parlando degli accessori che accompagnano la Tineco Floor One S5 all’acquisto e diciamo subito che il pacchetto è molto completo. Nella confezione sono infatti incluse:- La base di stazionamento e ricarica, con annesso trasformatore;
- Una spazzola per la pulizia dei tubi;
- Un rullo in microfibra di ricambio;
- Un filtro di ricambio;
- Gli alloggi per gli accessori da montare sulla base;
- Un flacone di detergente da 500 ml.
Oltre, ovviamente, al libretto di istruzioni. Per chiudere anche il confronto con la Dreame H11 max ricordiamo che il pacchetto accessori di quest’ultima è esattamente lo stesso.
La nostra prova
Abbiamo potuto provare la Tineco Floor One S5 nel nostro studio: ecco il resoconto della nostra esperienza con questa macchina
Assemblaggio e carica
La Floor One S5 ci è stata consegnata già carica al 47%, pertanto avremmo potuto utilizzarla immediatamente dopo l’arrivo. A maggior ragione considerando che l’unico pezzo da assemblare, una volta spacchettata, è stato il manico. Abbiamo però preferito prima caricare completamente la batteria, così da poterla poi testare approfonditamente, per cui abbiamo montato la base di stazionamento e vi abbiamo parcheggiato la macchina. La voce dell’assistente vocale, preimpostata di fabbrica sull’inglese, notifica immediatamente del processo di carica in corso, mentre sul display viene segnalata la percentuale di caricamento.
Utilizzo
Se vi interessa l’integrazione con l’app Tineco vi consigliamo di procedere all’accoppiamento col dispositivo prima del primo utilizzo, così avrete fin da subito il rapporto di tutte le attività. Noi abbiamo avuto qualche difficoltà con la procedura facilitata, quella che prevede la scansione del codice a barre (si trova sull’etichetta che potete vedere rimuovendo il serbatoio dell’acqua pulita), per cui abbiamo dovuto ripiegare su quella manuale che richiede qualche passaggio in più.Passando all’uso vero e proprio, dosare il detergente è molto semplice: nel serbatoio dell’acqua pulita riempito fino alla tacca “max” è sufficiente inserire un tappo del detergente fornito in dotazione. Per il resto, l’uso è molto intuitivo: il pulsante di accensione è comodo da raggiungere e, se avete bisogno di interrompervi al volo, ad esempio per rispondere al telefono o al citofono, non avete nemmeno bisogno di premerlo di nuovo, poiché basta posizionare la macchina in posizione di parcheggio perché questa si arresti. La modalità di funzionamento di default è quella automatica, ma potete passare alla modalità “Max” in qualunque momento premendo l’apposito pulsante (è quello al di sopra del tasto di accensione).
Una pressione prolungata dello stesso pulsante, a macchina accesa ma con spazzola ferma, vi farà passare invece alla modalità “solo acqua”, da utilizzare solo se non avete introdotto detergente nel serbatoio. Quello che abbiamo notato è che il serbatoio dell’acqua pulita si svuota piuttosto in fretta, molto prima che si esaurisca la carica della batteria: potreste dunque aver bisogno di ricaricarlo diverse volte prima di portare a termine la pulizia.
Risultati
Abbiamo usato la Tineco Floor One S5 sul pavimento in laminato del nostro studio, sulle piastrelle del bagno e su quelle (molto sporche) dell’ingresso. Abbiamo usato quasi esclusivamente la modalità “Auto” per verificare il comportamento del sensore di sporco: sul laminato e nel locale bagno questo ha mantenuto un livello medio di intensità del lavaggio, più che sufficiente per delle superfici tutto sommato poco sporche, ma sulle piastrelle dell’ingresso, dove era presente molta polvere e visibili impronte incrostate, il livello di intensità non è cresciuto, infatti abbiamo dovuto azionare su questa superficie la modalità “Max” per rimuovere le tracce più ostinate.In tutti i casi il risultato finale è molto apprezzabile, senza aloni e senz’altro meno faticoso che passare il classico straccio, ma abbiamo trovato più reattivo, sulle stesse superfici e con lo stesso livello di sporco, il sensore della Dreame H11 max.
Il voto finale di QualeScegliere.it
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Tineco Floor One S5
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